CONTROLLI DI QUALITA’ SU APPARECCHIATURE ECOGRAFICHE

La sempre maggiore diffusione delle tecniche di diagnostica ecografica ha portato ad un incremento importante del numero di apparecchiature ad ultrasuoni presenti presso le strutture sanitarie, per via della loro versatilità di utilizzo negli ambiti clinici più svariati (medicina interna, ginecologia, urologia, diagnostica cardio-vascolare, endocrinologia etc).

Per tali apparecchiature, proprio in ragione della loro finalità diagnostica, diviene cruciale non solo controllarne il corretto funzionamento, ma anche:

  • stabilire dei criteri di accettabilità per la qualità dell’immagine fornita dallo strumento;

  • verificare la stabilità nel tempo delle performance. 

La qualità di un’immagine ecografica risulta essere fondamentale nell’indagine medica e quindi un’appropriata e sistematica verifica dei parametri di funzionamento è d’obbligo.

Sorge così la necessità di implementare procedure di controllo periodico della qualità del dato diagnostico fornito dalle apparecchiature ecografiche, sulla falsariga della normativa già presente in altri settori della diagnostica per immagini. 

Per i Controlli di Qualità da effettuare su tale tipologia di apparecchiatura ci si basa inoltre sulla Circolare del 25/02/1999 dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) ove viene evidenziato come, trattandosi di dispositivi medici, anche le apparecchiature di diagnostica ecografica debbano essere sottoposte a controlli periodici.

Lo Studio Associato Fisici Sanitari, avvalendosi di fisici medici ed ingegneri biomedici dotati di strumentazione propria, dedicata ed adeguatamente tarata, è in grado di effettuare verifiche di corretto funzionamento e di stabilità delle performance delle apparecchiature ecografiche presenti in poliambulatori, strutture ospedaliere pubbliche e private, studi veterinari.

La verifica permette la valutazione di alcuni parametri fisici che caratterizzano la qualità dell’immagine ecografica bidimensionale, in conformità a quanto stabilito dalle linee guida internazionali.

Tra i parametri controllati vi sono: 

  • l’accuratezza nella misura delle distanze;

  • la valutazione della zona morta e della sensitività (massima profondità di penetrazione);

  • la risoluzione assiale e laterale;

  • la valutazione di eventuali distorsioni ed artefatti;

  • la correttezza dell’analisi dimensionale su masse iperecogene e pseudo-cisti.

Tutte le attività svolte prevedono il rilascio di verbali e documenti scritti comprendenti i protocolli di esecuzione delle  verifiche e le schede con i risultati ottenuti.

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